Ad Aprile si tenne a Torino la seconda Esposizione Generale Italiana. Con il termine esposizione si intende una manifestazione fieristica che aveva lo scopo di mettere in mostra i progressi e le innovazioni di un dato settore. La prima Esposizione si ebbe in Inghilterra nella seconda metà del settecento, seguita da quella Parigina, che fu una sorta di autocelebrazione politica. La prima Esposizione Italiana si ebbe nel 1805 a Torino, seguita da quelle di Firenze, Milano, Palermo. Fu però nel 1884 che a Torino si ebbe la prima Esposizione Generale Italiana, che ebbe la sua seconda edizione proprio nel 1898. Questa ebbe fra i suoi sostenitori Tommaso Villa, politico italiano, al fine di celebrare il cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino. La rassegna vide la partecipazione di 180 espositori tra i quali prevalevano quelli tedeschi, mentre quelli italiani erano concentrati più sul settore ferroviario e degli strumenti di precisione, come l'Olivetti. All'interno dell'esposizione venne allestita la Mostra Internazionale dell'Elettricità, la cui più importante innovazione fu quella delle macchine a corrente alternata.
Il 1800 fu il secolo della borghesia, classe sociale emergente, che riuscì a plasmare politicamente e ideologicamente un'intera popolazione; della rivoluzione industriale, con protagoniste nuove risorse quali il petrolio, l'acciaio e l'utilizzo dell'elettricità; del capitalismo e dell'imperialismo. Fu però anche il secolo dei moti, iniziati nel 1821 con i moti carbonari e sfociati nel 1898 con i moti popolari di Milano, anno che vide la diffusioni di importanti innovazioni tecnologiche.
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